[GS📏] Colori RGB, CMYK e HEX
Le sigle suonano sempre noiose. Quando si tratta di grafica però, sapere il significato delle sigle dei colori può essere molto utile per imparare a sceglierli meglio.
Ogni volta che apriamo un nuovo documento su un programma di grafica ci verrà chiesto quale metodo (o formato) colore vogliamo impostare sul documento stesso. E la scelta ricade quasi sempre su RGB o su CMYK.
Vediamo quindi insieme cosa vogliono dire questi acronimi e come fare questa scelta.
RGB
RGB (Red Green Blue) è un modello colori additivo. In questo modello i tre colori primari additivi, rosso, verde e blu, vengono mischiati tra di loro per dare un colore.
Per figurarcelo meglio pensiamo a un colore RGB come a un colore formato da tre strati sovrapposti (uno rosso, uno verde e uno blu). Ognuno di questi strati può avere un valore che oscilla tra 0 e 255.
Quando tutti e tre gli strati hanno valore 255, il colore risultante è il bianco. Ed è per questo che RGB è un modello additivo: la somma dei tre colori primari è il bianco.
Di contro, quando tutti e tre gli strati hanno valore 0, il colore risultante è il nero.
Se volete divertirvi a vedere come cambia il colore al cambiare del valore dei tre parametri, potete giocare un po’ con il vostro programma di grafica preferito o con il selettore RGB del sito W3Schools.
Date le sue caratteristiche, RGB è il formato colore più adatto per la visualizzazione sui dispositivi elettronici. È quindi il modello da utilizzare quando la grafica viene guardata su uno schermo di qualsiasi tipo (dal monitor allo smartphone).
CMYK
CMYK (Ciano Magenta Yellow blacK) è un modello colori sottrattivo. Anche in questo modello i tre colori primari sottrattivi (ciano, magenta e giallo) sono mescolati tra di loro per dare un colore.
In questo caso però è stato aggiunto un quarto colore, non primario, che è il nero. Questo succede per ovviare un problema di stampa. Se infatti sullo schermo possiamo ottenere il nero utilizzando solo il ciano, il magenta e il giallo, la stessa cosa non avviene quando dobbiamo stampare la nostra grafica (un nero ottenuto da questi tre colori infatti, in fase di stampa, risulta marrone scuro). L’unico modo per avere un nero pieno è quello di utilizzare una cartuccia di colore nero da aggiungere ai tre colori primari.
Ma se anche in questo caso i colori vengono sommati tra di loro, perché chiamiamo questo modello sottrattivo? Sembra un po’ contro intuitivo.
Un colore CMYK è formato da quattro strati sovrapposti. Ognuno di questi strati può avere un valore che oscilla tra 0% e 100%. Quando tutti gli strati hanno valore 100% il colore risultante è il nero. Ed è per questo che CMYK è un modello sottrattivo, perché la somma di tutti i suoi colori è il nero (nel modello additivo la somma dei colori dà invece il bianco).
Quando tutti e quattro gli strati hanno valore 0% si ottiene il bianco.
Quando tutti e quattro gli strati sono al 100% si ottiene un nero pieno. Quando tutti sono a 0% si ha il bianco.
Anche in questo caso potete divertirvi con il selettore CMYK di W3Schools per vedere come cambiano i colori cambiando il valore dei singoli parametri CMYK.
Il modello CMYK è quello più adatto per le grafiche da stampare.
CMYK o RGB?
Come ho accennato nell’introduzione, qualsiasi programma di grafica professionale, ci chiede sempre d’impostare li modello colore del nostro documento. Quale dei due scegliere quindi?
In buona parte abbiamo già risposto quando ho descritto i due modelli. RGB è ottimale per la visualizzazione su schermo, CMYK per la stampa.
Molte stampanti però riconoscono e stampano file in formato RGB, si chiama stampa in tricromia. Quindi non è sempre strettamente necessario preparare un file CMYK (quadricromia) per la stampa.
È importante però conoscere una caratteristica di questi due formati: utilizzando CMYK otteniamo dei colori più opachi e spenti. E anche quando stampiamo una grafica RGB il prodotto fisico avrà colori meno brillanti di quelli che vediamo a schermo.
Lavorare in CMYK quando la grafica dovrà essere stampata è dunque molto utile per avere un’idea un pochino più realistica di come sarà il prodotto finale e non illuderci che avrà i colori brillanti RGB che vediamo a schermo.
Per quanto mi riguarda io lavoro quasi esclusivamente in RGB perché produco quasi esclusivamente grafiche digitali. Quando produco grafiche che dovranno essere sia visualizzate su schermo che essere stampate (come ad esempio dei volantini), lavoro sempre in RGB. Sapendo però che la stampa sarà più spenta di quello che vedo su schermo.
L’unico caso in cui lavoro in CMYK è quando devo produrre delle grafiche di pregio che dovranno essere stampate, come ad esempio biglietti da visita.
Approfitto della fine di questo paragrafo per farvi notare una cosa. Se avete usato un programma di grafica avrete notato che potete cambiare i colori usando molti selettori diversi. Tra questi numerosissimi selettori ci sono sempre anche quello RGB e quello CMYK. Questo non vuol dire però che se usate il selettore CMYK il vostro documento sarà automaticamente in CMYK. Il metodo colore del vostro documento lo decidete nelle impostazioni del documento. I selettori sono solo un modo visivo che ci aiuta a scegliere il colore.
Per quanto mi riguarda, uso molto spesso il selettore CMYK per modificare i colori perché per la mia mente è molto più intuitivo del selettore RGB. Nonostante questo però la maggior parte dei mie file continua a essere in RGB.
E HEX?
Ho lasciato per ultimo HEX perché non si tratta di un modello colore.
HEX (da hexadecimal) è un modo di indicare i colori attraverso un codice. Ogni colore è preceduto dal simbolo # e seguito da sei lettere e/o numeri.
Non voglio approfondire ulteriormente come viene creato questo codice, potrebbe essere tema di una prossima newsletter, ma volevo iniziare a parlarne perché il codice HEX si rivela estremamente utile quando facciamo grafica.
Intanto il codice HEX è la scelta più efficace da fare quando vogliamo impostare i colori per il nostro sito web.
Non solo però. Il codice HEX si rivela molto utile quando dobbiamo copiare un colore all’interno del nostro programma di grafica. Vi faccio un esempio per spiegarmi meglio.
Se vi ricordate in questo episodio della newsletter avevo condiviso con voi diversi strumenti per scegliere una palette colori. Una volta che abbiamo scelto i nostri colori però, come facciamo a metterli dentro al nostro programma?
Le soluzioni in genere sono tre. Possiamo copiare uno ad uno i valori RGB e riportarli nel selettore RBG del nostro programma. Possiamo copiare uno ad uno i valori CMYK e riportarli nel selettore CMYK del nostro programma. Oppure, soluzione molto più veloce, copiamo il codice HEX di quel colore e lo incolliamo nell’apposito spazio del nostro programma.
Ricordiamoci infatti che per ogni colore esistono dei valori RGB, dei valori CMYK e un codice HEX. Ad esempio, il colore ciano ha valori CMYK 100% 0% 0% 0%, valori RGB 255 0 0 e codice HEX #00ffff.
Per esplorare i colori tramite il loro codice HEX vi consiglio il sito Encycolorpedia.
Spero di avervi chiarito qualcosa in più sui modelli colori. Vi ricordo di visitare il mio canale YouTube se volete imparare a utilizzare, partendo da zero, il programma professionale di grafica vettoriale Affinity Designer.
Ci risentiamo alla prossima newsletter!
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