[GS📏] La classificazione dei font
Oggi cominciamo a parlare di cose che saranno trattate molto spesso in questa newsletter. I font sono infatti uno dei pilastri della grafica: se avete un foglio bianco e delle informazioni da inserire, scegliere il font giusto con cui scriverle, vuol dire essere già a metà dell’opera verso un buon lavoro di grafica.
Come ogni classificazione, anche quella dei font è una convenzione. Non solo, come accade con molte altre classificazioni, non ne esiste solo una. Le categorie e le sottogategorie di font possono essere potenzialmente infinite.
Oggi partiamo da quelle basi che a mio parere tutti dovrebbero conoscere. In futuro aggiungerò sempre nuovi pezzetti a questo argomento, esplorando altre categorie e classificazioni.
Questa è la modalità con cui voglio costruire questa newsletter, a prescindere dal tema affrontato di volta in volta: partire dal generale per andare sempre più nel particolare. Facendolo però a piccoli passi, in modo che sia un percorso graduale, leggero e facile da seguire.
SERIF E SANS SERIF
Qualsiasi classificazione si prenda come riferimento quando si parla di font, ci sono due categorie madri sempre presenti. I font infatti, al di là di qualsiasi altra caratteristica possano avere, si dividono tutti in font serif e in font sans serif.
La parola serif in italiano si traduce con la parola grazie. Possiamo quindi affermare che tutti i font si suddividono in caratteri tipografici con grazie e caratteri tipografici senza grazie.
Le grazie sono dei tratti che sono presenti alle estremità di alcuni font. I font che hanno questi tratti, si chiamano appunto font serif o con grazie. Quelli che non li hanno, si chiamano font sans serif o senza grazie.
Per farvi un esempio con due font che probabilmente conoscete perché installati sulla maggior parte dei computer, Times New Roman è un font serif, Arial è un font sans serif.
ALTRE CATEGORIE DI FONT
Come dicevamo, alle due categorie di font principali, si possono aggiungere un’infinità di altre sottogategorie. Ve ne cito due che sono oggi molto utilizzate e popolari.
SLAB SERIF
Questi caratteri, come possiamo intuire dal loro nome, sono font con grazie. In questi font le grazie hanno la particolarità di essere squadrate (a blocchi) e conferiscono un aspetto di robustezza. Gli slab serif sono anche chiamati caratteri egiziani.
La sembianza di solidità di questa tipologia di font è in contrasto con la raffinatezza che in genere hanno i classici font serif.
Per le loro caratteristiche sono spesso utilizzati per titoli, loghi o poster, mentre sono meno indicati per scrivere il corpo di un testo.
HANDWRITTEN
Credo sia molto facile intuire dal nome, la caratteristica principale di questi font. Handwritten infatti si traduce in italiano con scritti a mano. La peculiarità di questi font è quella di dare al testo la parvenza di essere stato scritto a mano libera con una penna o un pennarello.
Sono alcuni anni che questi font vanno molto di moda. Al contrario di altri caratteri di cui abbiamo parlato fino a qui però, che hanno una storia davvero lunga, questi font sono relativamente recenti.
Anche questi (come gli slab serif) sono font adatti per loghi, titoli o brevi scritte, mentre sono assolutamente sconsigliati quando si tratta del corpo di un testo perché in questo caso rendono la lettura molto difficoltosa.
PERCHÉ CLASSIFICARE I FONT
Qualcuno si starà chiedendo che senso abbia classificare i font, o almeno perché dovremmo conoscere queste categorie.
Come vi ho accennato all’inizio, scegliere il font più adatto per la nostra grafica può fare davvero la differenza. Il problema però è che i font a nostra disposizione sono centinaia, i font esistenti sono migliaia.
Ragionare per macrocategorie di font è estremamente utile, nella pratica, quando dobbiamo scegliere il font.
Un paio di settimane fa ad esempio, ho aiutato la mia ragazza ad impaginare la sua tesi di laurea. Al di là dei font che abbiamo effettivamente utilizzato, sapevamo già che sarebbero rientrati nella categoria dei serif.
Quando diversi mesi fa ho realizzato il mio sito, non sapevo ancora che font usare per il corpo del testo. Ancora prima di sceglierlo però, sapevo che sarebbe stato un font sans serif.
Ovviamente nessuno pretende che si conoscano tutte le classificazioni a memoria. Averne un’idea però è sicuramente molto utile per stringere il cerchio quando siamo alla ricerca del font giusto o dei font giusti per la nostra grafica.
Come vi ho già detto, in futuro parleremo ancora tanto di caratteri tipografici e approfondiremo ancora molto questo argomento. Nel frattempo, se volete iniziare a prendere dimestichezza con i font, vi consiglio di ascoltare la puntata del mio podcast Font: come usarli e dove trovarli. Se non avete voglia di ascoltarla, vi consiglio comunque di dare un’occhiata al lungo elenco di link che ho inserito nelle note, dove potrete trovare moltissimi font da scaricare, sia gratuiti che a pagamento.
Per oggi è tutto. Ci risentiamo tra due settimane!
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