[GS📏] PNG o JPEG?
L’argomento di oggi è poco grafico e tanto tecnico, ma credo sia importante averne un’infarinatura generica se vogliamo cimentarci nella creazione di grafiche.
Qualsiasi programma utilizziamo per realizzare le nostre immagini infatti, quando saranno pronte per essere stampate o pubblicate sui social, dovremo esportarle.
I formati in cui possiamo salvare i nostri file sono davvero numerosi. Talmente numerosi che possono creare facilmente confusione.
Oggi vorrei vedere con voi i due più utilizzati, in modo da aiutarvi a scegliere quello più adatto in ogni situazione.
PNG
PNG (acronimo di Portable Network Graphics) è un formato di file che salva le immagini in modo loosless. In poche parole, quando un’immagine viene esportata e compressa in PNG non vengono perse informazioni.
È il formato più adatto per tutte le immagini non fotografiche (dopo cerchiamo di capire meglio il perché).
Una caratteristica che rende il formato PNG molto interessante è che consente di salvare le immagini con lo sfondo trasparente.
Se ad esempio devo esportare un logo, mi conviene salvarlo in .png con lo sfondo trasparente. In questo modo potrò posizionare il mio logo su qualsiasi sfondo colorato, senza avere un brutto riquadro bianco a circondarlo.
JPEG
JPEG (che sta per Joint Photographic Experts Group) o JPG è un formato lossy, cioè che determina la perdita di informazioni dell’immagine. Questo succede perché il formato JPG comprime le immagini in maniera molto efficiente, rendendole più leggere, ma al costo di perdere qualche dato.
JPG è un formato ottimizzato per le foto ed è quasi sempre la scelta da fare quando si tratta di immagini fotografiche. Dobbiamo però ricordarci che ogni volta che salviamo un file .jpg un po’ di informazioni vengono perse.
Questo vuol dire che se ad esempio stiamo lavorando su una fotografia utilizzando Photoshop, una volta che la fotografia è pronta per essere pubblicata, la possiamo esportare in .jpg. Se però ci accorgiamo che vogliamo fare ulteriori modifiche a quella foto non ci conviene lavorare sul file esportato (che ha perso delle informazioni) ma dobbiamo tornare al nostro file di Photoshop (.psd) ed esportare nuovamente in .jpg solo a lavoro finito.
Un’altra caratteristica che dobbiamo ricordarci del JPEG è che non supporta la trasparenza. Se abbiamo ad esempio un logo su uno sfondo trasparente ed esportiamo il file in .jpg, verrà generata un’immagine con lo sfondo bianco.
QUALE SCEGLIERE?
Viste alcune delle sue caratteristiche (file senza perdita di informazioni e possibilità di avere uno sfondo trasparente) il PNG sembrerebbe sempre la scelta migliore.
Come abbiamo già detto però il PNG non è adatto per le fotografie. Non c’è infatti nessun reale vantaggio a salvare una foto in PNG: in questo caso infatti ci ritroveremmo in mano una foto molto pesante e in un formato non ottimizzato per la fotografia.
Per le fotografie da pubblicare online quindi, scegliete sempre il JPG.
Il JPG va benissimo anche quando dovete stampare un’immagine. L’importante è che esportiate il file come JPG di alta qualità.
Per le fotografie in realtà esistono altri formati da tenere in considerazione (potrei parlarvene in qualche episodio dedicato alla fotografia), ma per l’uso che la maggior parte di noi fa delle foto, il JPG va benissimo.
Per quelle immagini che contengono scritte, loghi e disegni, il formato migliore è il PNG.
“Ma se ho una grafica che contiene un misto di foto, scritte ed elementi grafici?”.
Io in questo caso uso sempre il PNG.
“E se ho una grafica con scritte, elementi grafici, loghi e fotografie ma invece che pubblicarla online devo stamparla?”.
In questo caso il miglior formato è il PDF (e sono sicura che lo conoscete molto bene anche se non ne abbiamo parlato in questa newsletter).
Vi mando un abbraccio e ci risentiamo alla prossima!
Sito: francescagimelli.it
Mail: ciao@francescagimelli.it
Instagram: instagram.com/fragimelli
Podcast: diventandofreelance.it