[GS📏] Raster e vettoriale
In questo episodio parliamo di un aspetto tecnico che a mio parere è fondamentale conoscere quando si parla di grafica, cioè cosa sono la grafica raster e la grafica vettoriale e quali sono le differenze tra questi due tipi di grafiche.
Non è un argomento complicato, ma mi rendo conto che sono nozioni che quando si cercano di spiegare rischiano di sembrare più difficili di quanto in realtà non siano.
Spero quindi di essere chiara e coincisa e allo stesso tempo trasmettervi ciò che è importante sapere, con la consapevolezza che alcune cose si comprendono meglio con la pratica.
GRAFICA RASTER
Inizio da qui perché le immagini raster sono probabilmente la tipologia con cui la maggior parte di voi ha avuto a che fare in maniera esclusiva fino ad oggi.
Alla base di un’immagine raster c’è una griglia formata da tantissimi puntini chiamati pixel. A ciascun pixel è affidato un colore. Tutti questi puntini insieme vanno a comporre un’immagine.
Quando l’immagine ha una buona risoluzione il nostro occhio non vede i puntini, ma solo l’immagine che ne risulta. Vi sarà però capitato di ingrandire molto una foto al computer e intravedere la trama di puntini da cui è formata. Oppure, se guardate un’immagine di bassa qualità ve ne accorgete subito perché è sgranata.
I formati raster più conosciuti e diffusi sono: jpeg, png, gif e tiff. Chi ha un po’ di dimestichezza con la fotografia conoscerà i file raw: anche questo è un formato raster.
Come vi dicevo, la maggior parte delle immagini che vi capita di vedere ogni giorno, soprattutto sui vostri schermi, sono raster, dalle fotografie sul vostro cellulare alle immagini postate sui social.
Uno dei software più conosciuti al mondo per creare e manipolare immagini raster è Adobe Photoshop.
GRAFICA VETTORIALE
Mentre le immagini raster sono costruite su una griglia di puntini colorati, le immagini vettoriali si basano su formule matematiche.
La grafica vettoriale infatti si realizza grazie alla somma di figure geometriche primitive (punti, linee e poligoni) e ai loro diversi attributi, come colore di riempimento o spessore delle tracce.
Provo a farvi un esempio per capire meglio cos’è la grafica vettoriale. Se disegno una linea raster, questa linea sarà formata da tanti puntini posizionati uno vicino all’altro che mi daranno come risultato l’immagine di una linea.
Se la stessa linea la disegno come un’immagine vettoriale dovrò dare al software queste informazioni: sul foglio c’è un punto in posizione X e un punto in posizione Y, questi due punti sono uniti da una linea di colore … (inserire il colore che si vuole dare), spessa … (inserire lo spessore da attribuire). Elaborando queste informazioni il programma mi farà vedere una linea che non sarà data da una somma di pixel, ma da una formula matematica.
I formati vettoriali più diffusi e conosciuti sono probabilmente pdf e svg. Ne esistono però molti altri.
Uno dei migliori software per realizzare immagini vettoriali è Adobe Illustrator.
C’è in realtà una tipologia di immagini vettoriali con cui avete probabilmente tutti e tutte moltissima dimestichezza, si tratta dei caratteri tipografici che ogni giorno utilizzate sui vostri computer e smartphone. I font infatti sono una somma di lettere e simboli costruiti in formato vettoriale.
LE DIFFERENZE
Una delle prime differenze da sottolineare tra i due formati, che forse avrete già intuito, è che le immagini vettoriali, basandosi su formule matematiche, possono essere ingrandite potenzialmente all’infinito senza perdere di risoluzione. Mentre se ingrandiamo troppo un’immagine raster, andremo a vedere i puntini da cui è formata.
Altra differenza è che a parità di disegno (prendiamo ad esempio le linee di prima), le immagini vettoriali hanno bisogno di meno informazioni per essere realizzate, quindi pesano meno di quelle raster.
Date queste prime differenze, ci si potrebbe chiedere perché la grafica vettoriale non sia molto più diffusa tra i non addetti ai lavori.
Intanto, anche quando una grafica è realizzata in vettoriale, l’esportazione finale viene quasi sempre fatta come immagine raster. La linea arancione vettoriale che ho inserito sopra l’ho disegnata con Adobe Illustrator ma per poterla caricare su questa newsletter l’ho esportata in png (un formato raster). Questo succedede perché attualmente la maggior parte dei programmi, dei siti o dei social supportano solo immagini raster.
Altro esempio che posso farvi è inerente al mio lavoro. La mia specialità è la grafica vettoriale e quasi tutti i miei lavori di grafica sono realizzati con Adobe Illustrator. Se creo la copertina di un evento Facebook, la disegno in vettoriale. Quando però è il momento di caricarla sul social, la devo prima convertire in un formato raster.
Altro motivo per cui non si utilizza sempre la grafica vettoriale, nonostante tutti i suoi apparenti vantaggi, è che con la grafica raster si riesce ad ottenere una gamma di sfumature e colori che con la grafica vettoriale non si riescono ancora a raggiungere. Per semplificare molto la cosa: con i programmi di grafica raster un illustratore molto bravo può dare l’impressione di avere creato un disegno a mano. Le illustrazioni vettoriali invece, anche se possono raggiungere livelli di complessità molto elevati, trasmettono molto di più il feeling di immagine realizzata al computer.
QUANDO UTILIZZARE COSA
Non ci sono regole fisse rispetto a che tipo di grafica utilizzare per un dato tipo di lavoro e sicuramente non vi darò una risposta esaustiva, visto che è un argomento che verrà approfondito nel tempo.
L’unica cosa su cui mi sento di esprimere una linea rigida sono i loghi. I loghi devono SEMPRE essere disegnati in vettoriale.
Per quanto riguarda le fotografie invece non avete scelta. Le foto sono immagini raster e se convertite in vettoriale diventano altro, non mantenendo l’aspetto originale.
In linea di massima vi direi che se dovete realizzare disegni molto complessi, la grafica raster è quella che fa per voi. Se dovete creare illustrazioni basate su linee geometriche semplici, la grafica vettoriale sarà molto più adatta.
La verità comunque è che nella pratica capita di frequente di utilizzare un mix dei due formati, i programmi di grafica vettoriale infatti supportano le immagini raster e viceversa. Mi capita spesso quando realizzo locandine con Adobe Illustrator di inserire fotografie o immagini raster: ecco quindi che elementi di grafica vettoriale si mescolano con elementi di grafica raster.
Ultima cosa che vorrei far notare è che essendo generalmente i software di grafica raster più conosciuti e diffusi di quelli di grafica vettoriale, vengono molto spesso utilizzati per realizzare lavori che sarebbe invece più funzionale creare con un programma di grafica vettoriale. Ma su questo torneremo ampiamente se avrete ancora voglia di seguire questa newsletter.
Per oggi è tutto. Ci risentiamo tra due settimane!
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