[GS📏] Come fare se ci serve un logo
I più attenti e le più attente di voi si saranno accorte che questa newsletter ha saltato un appuntamento, quello del 21 settembre. È successo perché non mi sono riuscita ad organizzare come avrei voluto e quindi ho dovuto rinunciare ad essere puntuale.
Questo mi ha portato a fare alcune riflessioni, sia sulla newsletter che sul podcast. Sono due progetti a cui tengo molto e che intendo portare avanti con costanza, cercando di darvi materiale interessante ad ogni nuova uscita. Sono però anche due progetti laterali al mio lavoro che richiedono molto tempo per essere confezionati.
Ho dunque deciso che mi porrò come obiettivo una programmazione (da ottobre a giungno, ogni due martedì la newsletter, ogni due venerdì il podcast) con la consapevolezza di avere la libertà di non uscire se non riuscissi a produrre un contenuto che valga la pena di essere condiviso o se semplicemente non riuscissi ad organizzarmi per tempo.
Non solo, l’altra decisione presa è che mi darò obiettivi più concreti rispetto alla crescita di questi due progetti. Io mi diverto molto a realizzarli, ma mi rendo conto che hanno senso solo se dall’altra parte qualcuno ne trae un beneficio (che può andare dal semplice piacere di fruire qualcosa che piace, all’imparare qualcosa di nuovo). Continuerò quindi solo se nel tempo vedrò una crescita nelle letture e negli ascolti. In poche parole, cercherò di fare quello che non ho mai fatto molto fino ad ora: un po’ di promozione.
E qui entrate in ballo voi. Se trovate interessante questa newsletter e volete continuare a leggerla, iscrivetevi e condividetela con le persone a cui pensate possa interessare (non voglio sottoscrizioni fantasma, ma iscritti e iscritte che siano curiose di leggere “cose di grafica”), così da aiutarmi a mantenere vivo questo progetto.
Dopo questa lunga premessa, un po’ noiosa ma per me necessaria, direi che possiamo arrivare al succo di questo episodio. La volta scorsa vi avevo parlato del logo, oggi vediamo insieme come possiamo fare se ce ne serve uno.
Le possibilità sono potenzialmente infinite ed è difficile destreggiarsi tra tutte. Io proverò a darvi diversi input che possano aiutarvi ad orientarvi.
RIVOLGERSI AD UN GRAPHIC DESIGNER
Qualcuno potrebbe dirmi che così son buoni tutti. Molte persone però non hanno davvero idea di cosa voglia dire collaborare con un designer per realizzare il proprio logo ed è per questo che vale la pena spenderci alcune parole.
Durante la creazione di un logo con un grafico o una grafica, non ottenete solo un prodotto finale, ma fate un percorso. Rivolgersi ad un designer infatti vuol dire collaborare con un professionista in maniera attiva per qualche settimana dandogli molti feedback e facendo allo stesso tempo delle riflessioni sulla propria attività. È un lavoro che va ben al di là del semplice segno grafico che ne viene fuori.
In futuro vi parlerò in maniera più approfondita sia di come un designer crea un logo, sia di come si fa a scegliere il designer giusto per noi. Oggi voglio solo trasmettervi questa idea: se avete bisogno di un logo, farlo fare ad una persona del mestiere è sicuramente l’opzione migliore che avete.
E non fatevi spaventare dai prezzi. Là fuori ci sono designer di tutti i tipi che propongono preventivi per ogni tasca.
IL FAI DA TE
La seconda migliore opzione che avete, se non volete collaborare con una o un graphic designer, è quella di fare tutto da voi.
Ci sono diversi livelli di complessità con cui potete affrontare questa sfida e richiedono ovviamente diversi livelli di impegno.
STUDIARE E APPLICARE
Come potete immaginare questo è il metodo più impegnativo e necessita di settimane o mesi per essere messo in pratica. Per poter realizzare un buon logo infatti ci sono due cose che bisogna studiare.
Da una parte si deve imparare come nella teoria si arriva a concepire un logo.
Dall’altra si deve saper usare un programma di grafica vettoriale. Perché, e questo è molto importante da sapere, un logo deve essere sempre realizzato in vettoriale.
(Se non sapete la differenza tra grafica raster e vettoriale vi consiglio di leggere il terzo episodio di questa newsletter. Se volete dare un occhio a qualche programma di grafica vettoriale gratuito potete leggere il quarto episodio).
Vi consiglio di percorrere questa strada solo se avete una passione per la grafica e volete coltivarla o se volete fare della grafica il vostro lavoro.
Ma come si fa ad acquisire queste competenze?
Di sicuro non basta un corso, non basta un libro e non basta la newsletter di oggi per esaurire questo argomento. Vi darò però due spunti di quelle che sono state per me ottime basi da cui partire.
Per la parte teorica a me è piaciuto davvero tanto il corso su Domestika di Sagi Haviv, uno dei logo designer tra i più conosciuti al mondo.
Per imparare da zero ad usare Adobe Illustrator invece, un programma di grafica vettoriale, vi consiglio di partire dal corso su Udemy di Daniel Walter Scott e Phil Ebiner.
(In generale, quando dovete acquistare corsi su queste piattaforme vi consiglio di non farlo mai a prezzo pieno ma di approfittare delle nuemerose offerte che vengono continuamente proposte.)
LA VIA DI MEZZO
Un altro modo per farvi il logo e perderci un po’ meno ore è quello di tralasciare la parte di teoria e farvi guidare solo dal vostro istinto.
Per la parte pratica potete sfruttare i migliaia di video gratuiti su Youtube e imparare solo quelle competenze che vi servono per costruire il logo che avete in mente voi.
SUPER BASIC
C’è una terza via che non vi richiede praticamente alcuna conoscenza teorica e pratica e con la quale potrete ottenere un risultato sicuramente migliore che non sfruttando i logo maker (di cui vi farò accenno a breve): usare la vostra foto e un font unico con cui scrivere il vostro nome.
Questa soluzione vale soprattutto per chi deve vendere il proprio nome come professionista in un determinato settore. In questi casi, il miglior logo, può rivelarsi proprio il vostro volto.
Per far diventare la vostra faccia il vostro logo, basta che scegliate un’unica foto da usare per ogni vostro profilo o canale.
Nel momento in cui vi servisse una scritta per il vostro nome invece, per renderla riconoscibile, potete scegliere un font da applicargli e usare sempre e solo quel font. Una libreria di font da cui vi consiglio di partire è quella di Google.
Se ricordate quello che vi ho detto nella scorsa newsletter, si tratta in poche parole di utilizzare la vostra foto come simbolo e un font di vostra scelta come logotipo.
I LOGO MAKER
L’ultimo modo di ottenere un logo di cui vi voglio parlare è anche quello che personalmente vi sconsiglio. Ho pensato comunque di accennarvelo per completare il ventaglio delle vostre possibilità.
I logo maker sono dei software che si utilizzano soprattutto da browser che vi permettono di crearvi un logo in pochi click. Alcuni sono gratis, altri si fanno pagare molto poco.
Il problema di farsi un logo con questi sistemi non è tanto la qualità del logo in sé. Il problema è la mancanza di unicità. Tra le principali caratteristiche che deve avere un buon logo infatti c’è quella di essere distintivo. Questa caratteristica attualmente non è possibile ottenerla con un logo maker.
Vi faccio un piccolo esempio sperando di spiegarmi meglio. Se nel mio logo ho bisogno di mettere una foglia come simbolo, il logo maker mi dà la possibilità di scegliere tra una decina (se va bene) di foglie diverse. Viste le migliaia di persone che utilizzano questi strumenti però, quante altre persone avranno quella stessa foglia nel loro logo?
Se la foglia nel vostro logo la disegnate voi da zero (o la fate realizare ad un designer), per quanto possa rassomigliare ad un’altra foglia, sarà comqunque una foglia unica, sarà la vostra foglia.
A mio parere, se avete bisogno di un logo ma non volete investirci molte risorse, molto meglio scrivere il vostro nome sempre con lo stesso font e usare la vostra foto, piuttosto che creare un logo uguale ad altre migliaia di loghi.
L’episodio di oggi è stato più lungo del solito ma la sostanza che volevo trasmettervi era tanta. Spero di essere riuscita a darvi un quadro generale su come fare se vi servisse un logo.
Anche per oggi è tutto, ci risentiamo alla prossima newsletter!
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